Descrizione
Trovare in queste pagine Maria e Attilio d’altri tempi è un inatteso incontro. Un incontro in un’altra dimensione, in un’atmosfera rarefatta da mosaico bizantino, in cui un mondo trascendente domina e informa quello immanente e la vita interiore illumina l’esistenza.
Dobbiamo essere grati a Maria per aver tirato fuori dalle sue arche questi tesori segreti e averci mostrato un Mordini a noi pressoché sconosciuto: quello quotidiano, intimo, tenero, quello che lui stesso nascondeva volentieri dietro il suo entusiasmo, le sue battute a volte sarcastiche, a volte illuminanti come saette.
Queste pagine raccontano un amore segnato da un sentimento che prende per mano un uomo e una donna e li conduce in un cammino, ogni passo del quale fa emergere la misteriosa realtà del divino.
Quello di più prezioso che queste lettere di Mordini rivelano è la sua anima di poeta, di uomo che, nonostante i suoi grandi mali, le sue sventure, aveva trovato una vera donna con la quale condividere quel tanto o poco concessogli dal cielo.
Prefazione di Carlo Lapucci
Attilio Mordini (Firenze 1923-1966), combattente, filosofo, teologo, terziario francescano. Fu autore di numerose opere, fra le quali sono da ricordare Il tempio del cristianesimo, Dal mito al materialismo, Verità del linguaggio, INRI. Il mistero del Regno.
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