Il tema di questo 15 Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo, a cura dell’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuân, è tanto insidioso quanto coraggioso: il Deep State (o Stato profondo), vale a dire il potere occulto che dall’ombra manovra il potere apparente e istituzionale.

Senza nulla concedere alla dietrologia, al complottismo o a teorie cospirative create ad arte, il Rapporto esamina criticamente il concetto stesso di Deep State e indaga obiettivamente i fatti analizzandone le dinamiche principali.

Il Deep State è pienamente un fenomeno politico. Ciò perché non ha solo obiettivi di interesse privato ma si mobilita coerentemente per un cambiamento epocale verso un “mondo nuovo” inteso alla Huxley.

A produrre questo legame politico è la cultura rivoluzionaria che oggi anima e coordina i soggetti del Deep State, cultura tesa a riorganizzare la vita globale in senso post-naturale, post-veritativo e, soprattutto, post-religioso e post-cristiano. Ciò che lega le menti e le braccia degli attori del Deep State è il rifiuto dell’ordine naturale per la creazione di un ordine artificiale. Non tanto per amore di quello artificiale, quanto per l’odio verso quello naturale nella (vana) speranza di distruggere con esso anche quello soprannaturale. La cultura dominante e aggregante i soggetti del Deep State non è solo pienamente politica ma anche pienamente ir-religiosa.

Questa, però, che sembra essere la forza del nuovo Stato profondo globalista, è anche la sua debolezza, perché il nichilismo di cui è portatore lo condanna ad una anarchia sempre latente e in grado di riemergere anche nei momenti di apparente sicuro successo. Il mondo nuovo da esso auspicato non si è ancora realizzato e il vecchio mondo della realtà, della verità e della trascendenza non è ancora definitivamente passato. C’è ancora molto da fare, il Moloch ha i piedi d’argilla, la questione non è ancora chiusa.

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La Collana

Redatto dall'Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa in collaborazione con cinque Centri di ricerca (Centro Studi Rosario Livatino, Roma; CIES-Fundación Aletheia, Buenos Aires; Fondazione Osservatorio sociale, Wroclaw; Fundación Pablo VI, Madrid; Centro de Pensamento Social Católico dell’Universidad San Pablo, Arequipa), il Rapporto è uno strumento indispensabile per fare il punto sullo stato di salute della Dottrina sociale della Chiesa nei cinque continenti e sulle sfide che la attendono; per conoscere persone, dati, fatti, forme di impegno in terreni proibitivi; per riflettere sulle minacce alla giustizia e alla pace e sulle tante persone che sono in prima linea su questo fronte.

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